L’adesione al gruppo nella sua forma più significativa e relativa a piccole società è una delle forme di socialità più comuni per l’essere umano, di fatto il concetto di clan di tribù sono quanto di più efficace e ed efficiente che l’organizzazione degli uomini conosca. Il piccolo gruppo è numericamente ridotto, ma è costituito da persone che sono legate da un qualche vincolo di appartenenza , noi siamo accumunati dal tiro con l’arco in modo eterogeneo tanto che Il senso del Noi ha caratterizzato il passaggio da "un insieme di individui" al "gruppo" ed è linguisticamente marcato dall’uso della prima persona plurale da parte dei membri.
Questo passaggio è dato dal costituirsi di una forma di interdipendenza psicologica, in cui il tutto è qualcosa di più della semplice somma delle parti e fa del gruppo un’entità compiuta. Ci sono due vie per raggiungere questo obiettivo. La prima è attraverso l’interdipendenza del compito: il gruppo è accomunato dal raggiungimento di un obiettivo. Ogni membro sa collocarsi nella rete relazionale in base al proprio apporto creando una cooperazione vicendevole tra i membri. Il secondo tipo di interdipendenza è quello del destino comune, in questo caso sono le relazioni sociali ad essere talmente significative da cementare il gruppo. Nel nostro caso sono presenti entrambe le dinamiche generando una armoniosa e piacevole coesione di menti di pensieri che concretamente condividono la necessità di passare il proprio tempo libero assieme principalmente per il solo piacere di farlo.
Foto di Andrea Dal Pian